Ricordo ancora nitidamente
il giorno in cui con Homer_5 ci siamo recati al museo
dei carri armati di Bovington, nel sud dell'Inghilterra.
Essendo ambedue
appassionati dei veicoli corazzati, era davvero un occasione gustosa
quella di poter vederne un museo pieno zeppo (se vi interessa
potete pure dare un occhiata ai post
che ho scritto a riguardo e vedere le centinaia di foto che ho
fatto).
Fra i carri che desideravo
vedere più di tutti all'epoca c'erano il Matilda, il mio carro
preferit, e il Tortoise, visto che ci stavo giocando assiduamente.
Ambedue i miei desideri
non furono esauditi purtroppo.
Infatti, proprio in quel
periodo, erano ambedue in manutenzione per i preparativi di Tankfest,
evento che si sarebbe tenuto da li a poco.
Tuttavia tantissimi altri
carri erano li pronti ad attenderci e la nostra visita fu più che
appagante.
In particolare ricordo
come venni colpito dalla silhouette del Panther.
Non me ne accorsi subito
che c'era anche lui mentre gironzolavamo per l'area dedicata alla
guerra d'Africa.
Stavo ammirando con
entusiasmo il Tiger I, altro carro con cui giocavo all'epoca, ed era
quasi impossibile non essere assorbiti da questo mastodonte con la
sua temibile fama.
Tuttavia passato il
momento di ammirazione profonda per questa bestia d'acciaio, mi girai
e scoprii un'area con il Panther e il T34-85.
Il Panther era nel centro
di quest'area espositiva e decisamente era stato messo li con tutto
quello spazio attorno per farlo risaltare ancora di più.
Una linea decisamente
accattivante e una camo insolita che non avevo mai visto prima.
Strisce di color rosso
ruggine e strisce di color sabbia (mimetica per il deserto) erano
intervallate da strisce bianche.
Sembrava stranamente agile
per la stazza che aveva.
Dopo pochi minuti
girandogli attorno, ci aveva decisamente conquistati.
Il motivo non riesco
davvero a spiegarlo. Forse la maggior parte del merito era da
imputarsi alla sorpresa e, forse, al fatto che era un carro che
conoscevo ma al quale non avevo pensato prima di venire a Bovington
ne tantomento in WOT.
Detto fatto.
Al nostro ritorno dal
museo ci mettemmo subito dietro a ricercare il carro e in breve
cominciò il nostro grind per sbloccare tutti I moduli.
Innanzitutto bisogna dire
che la aspettativa comune che avevamo per questo carro era stata in
parte delusa.
In effetti sembrava essere
molto meno agile di quello che ci aspettavamo.
La forza del Panther, lo
avremmo scoperto solo dopo, stava infatti nella sua arma.
Un profilo per certi
aspetti più grande di tanti altri carri dello stesso livello e una
agilità inferiore, lo rendevano quel carro mediocre nelle manovre di
accerchiamento, ma che eccedeva in precisione e penetrazione sulla
lunga distanza.
Insomma, per farla breve,
il Panther è una specie di ibrido fra un carro medio e un
caccia-carri.
La conferma la possiamo
ottenere se guardiamo il carro che si trova a livello 10:l'E50
M.
Infatti
questo carro è celebre per esser un ottimo
cecchino, con un arma precisa e penetrante.
Molto spesso infatti si
vedono replay in cui i giocatori esperti lo portano ai bordi della
mappa e, grazia alla distanza che alla mimetica, forniscono un ottimo
fuoco di supporto ai lati dell'avanzamento del nemico, obbligandolo a
trovare riparo e, conseguentemente a perdere la concentrazione
sull'avanzata.
Se questo carro, che si
trova in cima all'albero tecnologico, ha questi requisiti, il Panther
non poteva essere da meno.
E infatti molto spesso si
riescono ad ottenere buoni risultati combattendo sulla lunga
distanza.
Solo una volta che si è
raggiunto un buon livello di conoscenza del veicolo è possibile
capire se e come giocarlo come gli altri medi.
Tutto sommato devo
ammettere che per la mia esperienza personale non posso dire che sia
stato un carro eccelso.
Tuttavia ci son stati dei
carri medi molto più ostici da ricercare.
A costo di sembrare un
eretico alla comunità di WOT, il primo esempio che mi viene in mente
è il Comet.
È altresì vero che
quando ho ricercato il Comet sapevo la metà delle cose che so oggi
di WOT.
Questo la dice lunga sul
mio livello di percezione a riguardo.
Ad ogni modo, oggi come
oggi, il feeling che il Panther mi ha lasciato è di un carro che sa
il fatto suo ma solo in contesti che non richiedono un ingaggio
ravvicinato.
Per saperne di più date un occhiata al video con la recensione.